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Moti nella crisi, la cosiddetta GenZ in rivolta: proteste, crisi e prospettive di classe
Uprisings in Crisis: the so-called Gen Z in Revolt – Protests, Crisis, and Class Perspectives – English translation below. A livello globale, tra il 2022 e il 2025, dai moti dello Sri Lanka fino alle più recenti proteste in Madagascar e Marocco, passando per numerosi paesi africani, asiatici e del Sud America, vi è stata
15–23 minuti
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Lavoratori e lavoratrici dei supermercati licenziati in tronco, o pesantemente sanzionati, in tutta Italia, con la tecnica del finto cliente.
English translation above. I recenti licenziamenti e sanzionamenti avvenuti nei supermercati tramite la famigerata “tecnica del finto cliente” rappresentano l’ennesima dimostrazione di come il capitale riesca a trasformare la disciplina aziendale in un’arma di repressione. Nello specifico: un test artificiale, costruito per mettere sotto pressione il lavoratore, diventa un pretesto per tagliare teste e fare
5–7 minuti
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RIUNIRE OGNI SINGOLA LOTTA SOTTO LE BANDIERE DELL’ANTICAPITALISMO
Volantino per lo sciopero generale contro la finanziaria e la guerra del 28 novembre e il corteo del 29 BRING EVERY SINGLE STRUGGLE UNDER THE BANNERS OF ANTICAPITALISM – Leaflet for the general strike against the budget law and the war on 28 November and for the demonstration on the 29th. English translation below. La
2–3 minuti
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Moti nella crisi – Una mappa al novembre 2025
Movements in the Crisis – A Map as of November 2025. English translation below. La crisi capitalista produce moti di rivolta nella periferia imperialista, iniziamo un analisi internazionalista di questo fenomeno con una mappa che considera cos’è successo nell’ultimo periodo in: Sri Lanka, Kenya, Bangladesh, Indonesia, Nepal, Marocco, Madagascar, Iran Sri Lanka – Aragalaya (“La
30–45 minuti
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A fuoco i proletari, largo ai B&B e ai palazzinari!
Sull’ultimo incendio a Roma dell’11 novembre 2025. L’incendio di Via Tallone, a Roma, si è verificato in uno stabile occupato, con condizioni abitative precarie, ha gravemente ferito un uomo e messo in pericolo la vita di decine di senzatetto che vi trovavano rifugio di fortuna. Non può essere interpretato come un caso fortuito o circoscritto. È
3–4 minuti
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Riflessioni sulla “pace” a Gaza
La situazione è in divenire, gli elementi singoli qui riportati possono modificarsi, l’impianto generale che sorregge questa breve analisi ci sembra invece valido al di la degli avvenimenti contingenti. Una tregua spacciata per pace. Si parla di pace ma in realtà si tratta di una tregua, di un cessate il fuoco, per altro parziale. Perché
8–12 minuti
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Volantino per le mobilitazioni del 3 e 4 ottobre
NO alla guerra imperialista e alla distruzione di Gaza. NO all’economia di guerra. SÌ all’unità degli sfruttati di tutti i paesi, a partire da quelli israeliani e palestinesi. SÌ alla lotta di classe per migliorare le condizioni di vita e di lavoro, per la pace. In Palestina come in Ucraina come ovunque divampi la guerra
1–2 minuti
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Lo sciopero del 22 settembre, riflessioni internazionaliste
Il dramma di Gaza irrompe nelle strade italiane E’ dai tempi delle mobilitazioni per la seconda guerra dell’Iraq (2003) che non si riscontravano livelli di partecipazione così intensi: piazze piene, molti giovani e lo sciopero molto partecipato. Al centro delle mobilitazioni, dei contenuti espressi la spinta per l’orrore di quanto sta avvenendo a Gaza. Su
6–9 minuti
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Contro la distruzione di Gaza, riflessioni intorno alla Global Sumud Flottiglia
Il ruolo di Israele, la cancellazione della questione palestinese, le contraddizioni del proletariato arabo, le prospettive. Il 16 settembre l’esercito israeliano ha iniziato l’invasione di Gaza. Questo segna un ulteriore passo avanti nella guerra di distruzione di Gaza, nell’annientamento del popolo palestinese e di ciò che rimane della Palestina. La Global Sumud Flottiglia, le decine
14–21 minuti
